Celebriamo la solennità della Pentecoste, il cinquantesimo giorno dopo la risurrezione.
Il mistero della Pasqua ha raggiunto il suo culmine.

Cisto ha vinto l’antico peccato che aveva procurato divisione e morte, la sua morte sulla croce ha distrutto il documento della nostra condanna e ci ha aperto l’accesso al Padre. La sua risurrezione ha inaugurato i tempi nuovi e ci ha donato nuova vita nella piena comunione di amore con Lui e con il Padre: “Io sono nel Padre mio, voi in me ed io in voi” (Gv 14,20).
La Pentecoste è il compimento della missione di Gesù che inaugura la vita dell’uomo nuovo nella piena comunione fraterna che trova la sua concreta realizzazione sacramentale nella Chiesa, il popolo nuovo, fatto da uomini nuovi nello Spirito santificatore.
Con la Pentecoste, la Chiesa, sgorgata dal costato aperto di Cristo sulla croce, inizia il suo cammino nella storia per un mondo nuovo. E’ lo Spirito di Dio, lo Spirito di Amore, che riunisce i credenti in Cristo e li costituisce, nella Chiesa, come membra dell’unico corpo di Cristo Signore.
La Chiesa è, così, segno sacramentale di salvezza, cioè segno visibile che, nella comunione con Cristo ed i fratelli, rende nuova la vita in questo mondo e vive e manifesta la salvezza.
La Chiesa che, come a Pentecoste, parla il linguaggio dell’umo in tutte le nazioni, comprende i bisogni, le ansie, le preoccupazioni dell’uomo e ne condivide le gioie ed i dolori, è, a dire del Santo Paolo VI, “esperta in umanità” ed ha lo sguardo rivolto all’uomo nella sua interezza.
All’uomo, che è alla ricerca della pace e della gioia, offre la via per trovare, nella verità, Colui che solo può saziare il cuore dell’uomo: Gesù che è la nostra Pace e ce l’ha data, la sera di Pasqua, come frutto della sua risurrezione insieme con il dono dello Spirito Santo. “Pace a voi … Ricevete lo Spirito Santo …” e ci ha indicato dove sta la vera gioia: “Beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli, … beai i miti…, gli affamati ed assetati di giustizia…, i puri di cuore, i testimoni della verità…”.
E’ nella Chiesa, guidata dalla Spirito Santo sulle strade del mondo, che si incontra il Risorto e, con Lui, coloro che sono risorti ed hanno trovato il senso della loro vita e la gioia di essere in Dio.
Una Chiesa tutta carismatica che esprime nella propria vita la ricchezza di Dio e sa condividere la molteplicità dei doni per il bene comune. Una Chiesa tutta ministeriale che accoglie l’invito e l’esempio di Gesù nell’indossare il grembiule ed impara a lavare i piedi. Una Chiesa che non si chiude in sè stessa ma è aperta al mondo, una Chiesa da sogno, una Chiesa che ama ed è amata dalle sue membra, una Chiesa che sa leggere i segni dei tempi e rinnovarsi nell’amore.
Una Chiesa che testimonia il Risorto e cammina verso la patria, cosciente che è nel mondo, ma appartiene al cielo.